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Grazie per il tuo tempo dedicato al Progetto Prati Stabili di Slow Food!
Il progetto Prati stabili e pascoli è sostenuto da
Il questionario raccoglie le segnalazioni di allevatori e di produttori custodi di prati stabili che preservano contesti naturali ricchi di biodiversità oppure che intendono ripristinarli. Per prato stabile intendiamo un prato permanente che non ha subito interventi di rimozione della vegetazione e successiva risemina per almeno 10 anni e che è stato mantenuto tramite operazioni di sfalcio eventualmente integrato dal pascolamento, da concimazioni organiche e da eventuali interventi di irrigazione. Si intende prato stabile anche una prateria permanente destinata al pascolamento esclusivo, quotidianamente oppure in alcuni periodi dell’anno. Tale prato può essere anche il frutto di operazioni di semina, laddove siano necessarie per la conversione a prato stabile di campi che avevano altre destinazioni o di trasemina, laddove il livello di biodiversità sia stato carente o manchino specie vegetali fondamentali per l’alimentazione degli animali (ad esempio, le leguminose). I prati stabili sono caratterizzati dalla presenza di molteplici specie erbacee che ne arricchiscono la biodiversità e che derivano, più frequentemente, da equilibrio di autodisseminazione di anno in anno. L’indagine conoscitiva si rivolge a chi produce fieni e a chi alleva animali nutriti prevalentemente con fieno o erba ricchi di specie, che consentono ai propri animali il pascolamento oppure che allevano in stalla ma con possibilità di movimento in spazi aperti almeno in alcuni periodi dell’anno. * Campo obbligatorio
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